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Gruppo Micologico  "T. Pocorobba"

CHIAVI ANALITICHE DEDICATE AI GENERI LACTARIUS E LACTIFLUUS FUNZIONALI  ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE SPECIE  AD ESSI AFFERENTI, REPERIBILI ESCLUSIVAMENTE NELL’AGRO ERICINO

 

Chiave 1

1. Corpi fruttiferi dalla cuticola del cappello asciutta, più o meno evidentemente zonata

1a) In associazione a latifoglia (querce a foglia persistente); se in compagnia con Pinus punto 1b)

se a latice immutabile (laddove invece a latice bianco ma giallo zolfo all’aria, andare al punto 1a-2)

1a-1) con cuticola giallastra, marcatamente zonata di giallo arancio, lamelle crema, gambo pallido, latice biancastro immutabile e acre (in compagnia esclusiva di Quercus suber):

Lactarius zonarius

Sempre in associazione a latifoglia (querce a foglia persistente),

ma invece a latice bianco virante in pochi secondi al giallo zolfo anche sulle lamelle

1a-2) con cuticola del cappello ocracea o rosa-arancio, zonata con tinte più scure del fondo, talvolta con scrobicoli rossastri lungo l’orlo (in compagnia esclusiva di Quercus suber, anche mista a Erica arborea, Arbutus unedo, Cistus salvifolius, e Pinus halepensis):

Lactarius chrysorrheus

1b) In associazione esclusiva a Pinus a due aghi (Pinus halepensis, Pinus pinaster e Pinus pinea)

a latice immutabile, quantitativamente scarso, di color arancio vivido

1b-1) con cuticola del cappello rosa arancio o arancio zonata di arancio carico o rossastro (talvolta anche concentricamente scrobicolata di rossastro) e macchiata di verde rame, lamelle più o meno arancioni, stipite concolore al cappello, carne al taglio arancio carota sotto la corteccia del gambo: 

Lactarius deliciosus

Se a latice immutabile, quantitativamente assai scarso, color rosso vinoso

1b-2) se a cuticola del cappello, crema rosato, o crema arancio, tendente al virare più o meno estesamente al verde rame, non zonato o appena zonato di arancio più carico o di rossastro solo lungo l’orlo del cappello, lamelle nel giovane color crema o incarnato, carne rosso-vinosa sotto la corteccia del gambo: 

Lactarius sanguifluus

1b-3) stesse caratteristiche della precedente specie, ma con cappello marcatamente  zonato di rossastro o rossastro vinoso e lamelle chiaramente crema violacee o violacee:

Lactarius sanguifluus var. violaceus (Sin. Lactarius vinosus)

 

Chiave 2

2) Specie dai corpi fruttiferi di piccole dimensioni, associati esclusivamente a Cistus salvifolius

2a) con cuticola del cappello glabra, di colore da bruno-grigiastro a grigio-violaceo, più o meno evidentemente zonata e gambo concolore, a lamelle crema che diventano viola alla frattura alla contusione, gambo sub-concolore al cappello, latice bianco, dolciastro, virante al viola se a contatto con le lamelle:

Lactarius cistophilus

Se non con queste caratteristiche, ma

2a-1) con cuticola del cappello crema-rosa, più o meno evidentemente zonata, vistosamente villosa lungo l’orlo ed il margine, appiccicaticcia, gambo molto corto e lamelle crema, latice biancastro immutabile, molto acre:

Lactarius tesquorum

 

Chiave 3

3) Corpi fruttiferi dalla cuticola del cappello asciutta, o vischiosa, dal colore uniforme, per niente zonata o al massimo solo scrobicolata

3a) In associazione a latifoglia (querce a foglia persistente)se a latice bianco virante dopo qualche minuto al giallo intenso, se posto a contatto con l’aria e isolato

3a-1) con cuticola crema-giallastro o crema-albicocca, appena tomentosa, vischiosa, non zonata, ma abbondantemente scrobicolata, soprattutto lungo l’orlo (nel giovane), lamelle crema, gambo concolore e scrobicolato anch’esso, latice poco abbondante, bianco, dopo qualche minuto giallo intenso al contatto con l’aria, piccantino, esclusivamente associato a Quercus ilex: 

Lactarius mediterraneensis

Non con queste caratteristiche, ma a cuticola evidentemente vellutata, sempre in associazione a latifoglia (querce a foglia persistente) ed  a latice bianco che diventa rosa scuro dopo qualche minuto, sulle lamelle

3a-2) cuticola del cappello asciutta, vellutata, pruinosa, di colore dal bianco-grigiastro al grigio-brunastro più o meno scuro, lamelle crema-giallastre, biancastre, latice abbondante, fluido, bianco ma lentamente rosa scuro sulle lamelle (immutabile se isolato) in compagnia esclusiva di Quercus suber e a fruttificazione primaverile:

Lactarius azonites

Simile alla precedente, per la cuticola vellutata, ma di colore diverso, sempre in associazione a latifoglia (querce a foglia persistente) ed  a latice bianco ma immutabile

3a-3) cuticola del cappello asciutta, vellutata di colore arancio o arancio mattone uniforme concentricamente rugosa, lamelle crema-giallastre, gambo tomentoso concolore al cappello o più chiaro, latice abbondante, fluido, bianco immutabile dolciastro (in compagnia esclusiva di Quercus suber:

Lactifluus rugosus (sin. Lactarius rugosus)

Corpi fruttiferi dalle colorazioni simili a quella precedente, ma cuticola e gambo non vellutati, odore diverso e latice scarso e sieroso

3a-4) cuticola del cappello asciutta, glabra, brillante con umbone al centro, da giallastra-arancio a color mattone. Lamelle ocra-arancio, gambo concolore al cappello con base più o meno decorata da robusta pubescenza, latice scarso sieroso biancastro e odore molto forte di cicoria torrefatta o di cimice, in compagnia di Quercus ilex, rara in associazione a Quercus suber:

Lactarius atlanticus

3a-5) Se specie molto simile alla precedente, ma dai colori più cupi, bruno, fino a bruno-fuligineo, la cuticola opaca, finissimamente tomentosa e concentricamente rugosa, orlo striato, e gambo sub-concolore al cappello, latice al pari sieroso, biancastro e odore cimicino spiccato, in compagnia di Quercus suber, rara in aggregazione a Quercus ilex:

Lactarius subumbonatus

 

SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SPECIE  DEI GENERI LACATARIUS E LACTIFLUUS  REPERIBILI NELL'AGRO ERICINO

 

Lactarius zonarius (Bulliard) Fries 

Zonariusr

Habitat: Associato a Quercus suber (sughera)

Crescita: Sparsa o gregaria

Cappello: di dimensioni medie, talora anche grandi. Cappello sodo, carnoso, regolare,  non di rado anche irregolare, da piano convesso-ombelicato, a crateriforme, infine infundibuliforme, con netta e profonda cavità centrale. Orlo nel giovane fortemente involuto, poi disteso, ancorchè lentamente, margine negli sporofori novelli finissimamente pubescente (usare la lente), sottile ed acuto, regolare, talora ondulato, ma  anche sinuato-lobato. Cuticola glabra, ordinariamente asciutta, ma untuosa a tempo umido, glassata negli esemplari maturi. Di colore mutabile, giallo chiaro, ocra, ocra-arancio, marcatamente segnata da zonature concentriche più scure del cromatismo di fondo, sovente con area centrale non zonata e dalla pigmentazione più satura rispetto al resto della pellicola pileica.

Imeforo: a lamelle fitte, intercalate da lamellule, brevemente decorrenti sul gambo, non molto alte e fragili, con filo dritto, bifide in prossimità del margine del cappello, non o poco forcate all’inserzione con lo stipite, color crema e con deboli riflessi carnicini, il taglio lamellare concolore, macchiate di grigiastro o di rosso ruggine, nelle parti traumatizzate, gementi latice alla frattura o al taglio.

Gambo: più o meno tozzo, robusto, cilindrico, o attenuato in basso, sovente svasato verso l’alto, pieno e assai duro nel giovane, poi fistoloso, infine cavo, liscio, rugoso in basso, talora scrobicolato, biancastro, lavato di giallognolo o ocra chiaro, giallastro o concolore al cappello all’interno delle cavità scrobicolari (se presenti).

Carne: a trama confluente, cassante soda, dura nel cappello e nella corteccia stipitale, il gambo all’interno cotonoso, poi svuotato, dapprima bianca, lentamente virante al grigio, ma sempre biacastra nella zona mediana della sezione.

Latice: copioso, fluido, di colore bianco e immutabile sia sulle lamelle che isolato, piccante ma non subito.

Odore: come di frutta

Sapore: piccante.

 

Lactarius chrysorrheus Fries 

Lactarius chrysorrheusr 

Habitat: associato a  Quercus suber (sughera), reperibile frequentemente anche nei misti della stessa Q. suber con Erica arborea, Cistus salvifolius, ecc. Anche con presenza di Pinus halepensis.

Crescita: isolata o sparsa talvolta anche gregaria

Cappello: di dimensioni piccole o appena medie. Cappello dapprima sodo, poi elastico, più o meno regolare, da convesso-ombelicato, piano convesso con depressione centrale, poi infundibuliforme. Orlo nel giovane fortemente involuto, poi disteso, infine revoluto, margine acuto, regolare oppure ondulato o, ancora, sinuato. Cuticola glabra, asciutta, liscia e opaca, brinata, più o meno vistosamente zonata. Di colore vario, ocra chiaro, rosa aranciato, oppure ocra arancio, marcatamente segnata da zonature concentriche o scrobicolature arancio o rosse, disco concolore alle zonature.

Imeforo: a lamelle fitte, interpolate da lamellule, adnate al gambo, mediamente alte e fragili, il filo dritto, di colore crema pallido, crema arancio rugginoso a maturità, il taglio lamellare concolore, gementi latice alla frattura o al taglio.

Gambo: abbastanza slanciato, cilindrico, o attenuato in basso, pieno e consistente nel giovane,  tardivamente cavo e fragile, liscio o rugoloso, la superficie pruinosa, biancastro, aranciato o bruno rossatro verso la base in età, oppure se manipolato

Carne: a trama confluente, cassante, soda, ed elastica nel cappello e nel gambo, ma qui poi fragile per lo svuotamento, bianca e rosso brunastra alla base, quasi subito, gialla zolfo alla sezione.

Latice: abbondante, fluido, di colore bianco ma subito virante al giallo zolfo al contatto delle lamelle, o se isolato, piccantino.

Odore: fruttato

Sapore: piccante, ovunque.

 

Lactarius deliciosus(L.: Fr.) S.F. Grayulliard) Fries  (Foto di N. Parrino)

Lactarius deliciosus

 Habitat: associato a Pinus a due aghi (Pinus halepensis e Pinus pinea)

Crescita: Sparsa o gregaria

Cappello: di dimensioni medie, più o meno regolare, carnoso, sodo, da convesso-ombelicato, a piano depresso, talora infundibuliforme. Orlo regolare, dapprima involuto, poi disteso, margine,  volentieri sinuato-lobato, assottigliato, acuto. Cuticola glabra, asciutta, un po’ viscosa a tempo umido, opaca più o meno brinata a tempo secco. Di colore variabile, albicocca, arancio, rossastro, zonato o scrobicolato concentricamente, di arancio scuro o rosso intenso, il disco, concolore o più cupo della pigmentazione di fondo, tendente a macchiarsi di verderame sulla superficie per contusione.

Imeforo: a lamelle fitte brevemente decorrenti sullo stipite, intercalate da lamellule, basse, fragili, con filo dritto, forcate all’inserzione con il gambo, di colore crema arancio, poi arancio carota, il taglio lamellare concolore, verde laddove traumatizzate.

Gambo: da tozzo a slanciato, sempre robusto, cilindrico, oppure attenuato in basso, non di rado svasato in alto, dapprima duro, compatto,  pieno poi midolloso, infine farcito, quindi fragile; liscio, pruinoso, scrobicolato, dello stesso colore della cuticola pileica o più chiaro.

Carne: a trama confluente, cassante, bianca nella zona centrale dello stipite, arancio carota al di sotto della corteccia del gambo e nella polpa del cappello.

Latice: di colore rosso-arancio, scarso, immutabile anche se isolato, dolciastro.

Odore: come di frutta

Sapore: dapprima dolciastro, alla lunga un po’ amarescente.

 

Lactarius sanguifluus(L.: Fr.) S.F. Grayulliard) Fries

Lactarius sanguifluusr

 

 Habitat: associato a Pinus a due aghi (Pinus halepensis e Pinus pinea)

Crescita: Sparsa o gregaria

Trattasi di specie molto simile alla precedente, di cui ricalca sia le dimensioni che l’aspetto generale, se ne differisce per la cuticola del cappello, non zonata, o se zonata soltanto limitatamente lungo l’orlo, di colore albicocca pallidissimo, crema giallognolo chiaro, oppure crema rosato, od ocra aranciato, con la tendenza a macchiarsi diffusamente di verde spontaneamente o per contusione. Le lamelle crema-incarnato, rosa-lilla tenue, rosso vino immediato, se lacerate. Il gambo concolore al cappello, la carne virante immediatamente al rosso vino alla alla sezione.

 

Lactarius vinosus Barla ex Bat.(sin. Lactarius violaceus sanguifluus var. violaceus)

Lactarius sanguifluus var. violaceusr

Habitat: associato a Pinus a due aghi (Pinus halepensis e Pinus pinea)

Crescita: Sparsa o gregaria

Specie molto simile alla precedente, tuttavia se ne distingue per la cuticola del cappello, evidentemente zonata, talvolta per l’evidente e precoce riflesso violaceo che si nota anche negli esemplari immaturi. Le lamelle evidentemente rosso vino-violacee, anche nei primi stadi di crescita dei corpi fruttiferi. Il gambo più riccamente scrobicolato. In generale poi, gli sporofori appartenenti a tale varietà hanno una tendenza a virare al verde molto spiccata e precoce.

 

Lactarius cistophilus Bon & Trimbach. (Foto di E. Pini)

Lactarius cistophilus

Habitat: esclusivamente sotto Cistus salvifolius

Crescita: isolata

Cappello: di dimensioni piccole, abbastanza sodo e carnoso, regolare nondimeno anche piuttosto irregolare, dapprima piano-convesso ed ombelicato, poi piano-depresso, talora infundibuliforme ad estrema maturità. Orlo unito, involuto a lungo, quindi dispiegato, tuttavia raramente del tutto, margine sottile, acuto, appena eccedente, pubescente all’esordio, lineare oppure sinuato, volentieri anche lobato. Cuticola asciutta, glabra, brillante a tempo asciutto, altrimenti  viscosetta a tempo umido, rugolosa, più o meno zonata o scrobicolato-zonata. Di colore variabile, dall’ocraceo al brunastro al grigio-bruno oppure grigio violaceo, talvolta più chiara lungo l’orlo.

Imeforo: a lamelle fitte, con interposte numerose lamellule, adnate, non molto alte, fragiline, con filo dritto e concolore, color crema, o ocraeo, violacee alla contusione o al taglio, secernenti un latice fluido, alla frattura o al taglio, abbondante.

Gambo: concentrico, robusto, più o meno tozzo, cilindrico, talora più slanciato, e allora con la base ritorta, pieno e sodo nel giovane, poi fistoloso, in ultimo cavo e fragile, rugoloso, da pallido a sub-concolore al cappello, pruinoso, virante al viola se traumatizzato.

Carne: cassante soda, nel cappello e nel gambo, diviene fragile in tale struttura per lo svuotamento indotto dalla maturazione, bianca ma violacea al taglio, nel cappello e nella fascia sub-corticale del gambo.

Latice: abbondante, fluido, di colore bianco poco abbondante, virante al viola se lasciato sulle lamelle,  immutabile se isolato, dolciastro.

Odore: lattarioide (di latice di fico)

Sapore: dolciastro, appena amaro alla lunga, dappertutto.

 

Lactifluus tesquorum Malençon.

Lactarius tesquorumr

 Habitat: esclusivamente sotto Cistus salvifolius

Crescita: gregaria

Cappello: di dimensioni piccole, carnosetto, sodo, poi elastico, da più o meno regolare a irregolare, al debutto piano-convesso con ombelicatura centrale ben evidente, infine grosso modo crateriforme. Orlo unito, lineare, assai involuto nel giovane, lentamente srotolato, infine eccedente, ricurvo, mai completamente disteso, margine arrotondato, abbondantemente lanoso-pubescente. Cuticola asciutta, tuttavia appiccicaticcia, opaca, notevolmente lanosa-pubescente, in special modo nella fascia orlare e lungo il margine, di norma non zonata. Di colore variabile, dall’ocraceo pallido, al crema-rosato al crema-arancio pallido.

Imeforo: a lamelle fitte, con interposizione di lamellule, adnate o appena decorrenti sul gambo, abbastanza alte, elastiche non fragili, con filo intero e concolore, color crema poi con evidenti riflessi sub-concolori al cappello, si macchiano di crema arancio alla contusione o al taglio, gementi un latice fluido, alla frattura o al taglio, poco abbondante.

Gambo: robusto, sempre cortissimo, cilindrico, o a cono capovolto, pieno e sodo nel giovane, poi fistoloso, in ultimo farcito e fragile, liscio, abbondantemente pruinoso, più chiaro del colore del cappello ed evidentemente cinturato di rosa all’attaccatura delle lamelle.

Carne: soda, nel cappello e nel gambo, diviene fragile in tale struttura per lo svuotamento indotto dalla maturazione, bianca ma rosata al taglio.

Latice: di colore biancastro poco abbondante, fluido, immutabile sia se lasciato sulle lamelle  che isolato, piccantissimo.

Odore: fruttato

Sapore: piccantissimo, dappertutto.

N.B.: Simile al Lactarius tesquorum, ma al contrario di questo associato esclusivamente a Quercus ilex (leccio) è il Lactarius mairei Malençon. presente nell’Agro Ericino, pur essendo rarissimo in tale contesto territoriale. Ha cappello meno lanoso pubescente, dimensioni sensibilmente più grandi rispetto al L. tesquorum e, come già detto, habitat difforme.

 

Lactarius mediterraneensis Listosella & Bellù  (Foto di F. Di Palma)

Lactarius mediterraneensism

 Habitat: associato a  Quercus ilex (leccio), reperibile in zone aperte ai margini delle leccete.

Crescita: isolata

Cappello: di dimensioni medie o medio-grandi. Pileo abbastanza sodo, carnoso, appena più fragile in età,  più o meno regolare, da piano-convesso-ombelicato, a depresso, crateriforme in età. Orlo regolare, pressoché sempre ricurvo, nel giovane fortemente involuto, poi più disteso, arrotondato, notevolmente scrobicolato fino a comprendere tutta la fascia orlare, margine da lineare a sinuato. Cuticola finemente tomentosa, nel giovane cosparsa di goccioline acquose, soprattutto lungo l’orlo, opaca, ordinariamente non zonata, ma fortemente scrobicolata lungo l’orlo pileico. Di colore ocra pallido, crema-giallognolo più o meno intenso.

Imeforo: a lamelle mediamente fitte, intercalate da lamellule, adnate al gambo, mediamente alte, fragili, il filo dritto, di colore crema pallidissimo, il taglio lamellare sinuato, concolore, gementi latice alla frattura o al taglio, ma in scarsa quantità.

Gambo: concentrico, ma anche eccentrico se non addirittura laterale, abbastanza slanciato, cilindrico, o attenuato in basso, ricurvo, ben sodo e pieno nel giovane, poi fistoloso, infine farcito e più fragile, da liscio a densamente scrobicolato e cosparso di goccioline acquose nei giovani esemplari, concolore al cappello.

Carne: cassante, a trama confluente, soda, ed elastica nel cappello e nel gambo, ma poi fragile, bianca, gialla presso l’attaccatura delle lame, altrove giallo-rosata.

Latice: piuttosto scarso, denso, di colore bianco ma giallo scuro se isolato dalle lamelle o al loro contatto, dopo qualche minuto, molto piccante.

Odore: fruttato

Sapore: piccante, ovunque.

 

Lactarius azonites  (Bull.) Fr. (Foto di M. Biraghi)

Lactarius azonites Foto di M. Biraghi

 Habitat: associato a  Quercus suber (sughera), assai raro nell’Agro Ericino, dove si può reperire in localizzatissime stazioni nel periodo primaverile (ma molto discontinuamente).

Crescita: isolata

Cappello: di dimensioni appena medie. Pileo carnoso, compatto,  di norma regolare, ma anche irregolare, gibboso e perfino montuoso, dapprima piano-convesso-ombelicato, in seguito convesso con evidente fossa discale o più di rado con umbone. Orlo dapprima involuto, poi disteso, unito, tuttavia talvolta solcato anche se brevemente, margine da lineare a sinuato, anche sinuato- lobato, talora crenulato. Cuticola asciutta, opaca, tomentoso-pruinosa, senza zonature o scrobicolature, di colore nocciola pallido, bruno chiaro, bruno grigiastro o bruno scuro, sbiadita fino al crema biancastro per zone più o meno ampie.

Imeforo: a lamelle mediamente fitte, intercalate da lamellule, adnate o brevemente decorrenti al gambo, mediamente alte, un po’ elastiche, il filo dritto o sinuato, di colore crema pallidissimo, concolore, ampiamente macchiate di rosa scuro alla contusione o se incise e gementi un abbondante latice fluido, alla frattura o al taglio.

Gambo: slanciato, sebbene piuttosto robusto, cilindrico più o meno dritto o ricurvo, sodo e pieno nel giovane, poi fistoloso, ma mai cavo, liscio, pruinoso, biancastro, macchiato di rosa brunastro alla manipolazione.

Carne: cassante, a trama confluente, soda, ed elastica nel cappello e nel gambo, ma poi fragile, alla sezione bianca, ma virante al rosa dopo qualche minuto.

Latice: abbondante, piuttosto fluido, di colore bianco ma rosa intenso dopo qualche minuto ed unicamente al contatto delle lamelle, tuttavia immutabile se isolato, dolciastro o appena piccante.

Odore: leggero, fruttato

Sapore: dolciastro, ovunque.

 

Lactifluus rugatus (Kühner & Romagnesi) Verbeken sin. Lactarius rugatus Kühner & Romagnesi

Lactifluus rugatusr

 Habitat: Associato esclusivamente a Quercus suber (sughera)

Crescita: gregaria

Cappello: di dimensioni medie, il più delle volte irregolare, da convesso-ombelicato a piano convesso con vallecola centrale evidente, infine crateriforme, sovente con netta cavità centrale. Orlo nel giovane involuto, infine più disteso, ma sempre ricurvo, unito, caratterizzato da evidenti rugolosità concentriche, margine, sinuato-lobato, acuto e sottile nel maturo, leggermente eccedente. Cuticola asciutta, vellutata e pruinosa, lacerata in fini zigrinature lungo l’orlo. Variamente pigmentata, in genere rosso mattone o arancio, ma anche più chiara verso una tinta camoscio.

Imeforo: a lamelle piuttosto rade, intercalate da lamellule, adnate, non molto alte, fragili, con filo dritto e concolore, biancastre con riflessi che richiamano il colore della cuticola, il taglio lamellare concolore, un po’ imbrunente laddove traumatizzate, gementi un abbondantissimo e fluido latice, alla frattura o al taglio.

Gambo: robusto, alto grosso modo quanto la misura del diametro pileico, il più delle volte cilindrico, appena svasato verso l’alto, pieno e sodo nel giovane, poi fistoloso, infine cavo e fragile, rugoloso, sub-tomentoso e pruinoso, concolore al cappello o più chiaro.

Carne: cassante, soda, nel cappello e nel gambo, diviene fragile in tale struttura per lo svuotamento indotto dalla maturazione, bianca ma grigiatro-bruno alla sezione.

Latice: di colore bianco molto abbondante e fluido, immutabile, dolciastro.

Odore: di topinambur cotto, poi di aringa salata, ma non forte e fastidioso

Sapore: dolce, dappertutto.

 

Lactarius atlanticus Bon (Foto di E. Pini)

Lactarius atlanticus

Habitat: Associato a Quercus ilex (leccio) e a Quercus suber (sughera), tuttavia nell’Agro Ericino, di gran lunga più frequentemente reperibile in compagnia di leccio.

Crescita: gregaria

Cappello: di dimensioni piccole al massimo medie, di consistenza elastica, eegolare o irregolare a seconda delle raccolte, conico-campanulato a convesso o convesso-campanulato, poi piano convesso, infine piano depresso, di norma con umbone discale. Orlo a lungo involuto, man mano srotolato, infine più disteso, ma sempre ricurvo, talora brevemente striato, margine ottuso, eccedente, raramente lineare, quasi sempre flessuoso o sinuato, fino a francamente lobato, talora crenulato. Cuticola asciutta, glabra, brillante. Da arancio pallido ad arancio mattone, rosso ruggine in vecchiaia.

Imeforo: a lamelle fitte, intercalate da lamellule, brevemente decorrenti, non molto alte, elastiche, con filo dritto e concolore, talvolta più scuro in età avanzata, ocra-arancio, color ruggine ove contuse o per vetustà, gementi al taglio o se fratturate un latice, sieroso, semitrasparente, biancastro, tuttavia scarso.

Gambo: concentrico, non di frequente anche eccentrico, abbastanza robusto, ciononostante notevolmente slanciato, farcito poi cavo, da cilindrico a ricurvo, sodo e pieno nel giovano, fragile in età, rugoloso, opaco, pruinoso più o meno fino a tre quarti dell’altezza, concolore al cappello o più chiaro rosso ruggine negli esemplari maturi, alla base talora decorato da una densa pubescenza (var. strigipes)

Carne: cassante, omogenea, piuttosto elastica, bianca al taglio, alla lunga ocracea, rosso ruggine alla base del gambo.

Latice: scarso, sieroso, semitrasparente, biancastro, amarognolo-astringente.

Odore: di cimice, forte

Sapore: amarognolo-astringente, dappertutto.

 

Lactarius subumbonatus Lindgren (Foto di E. Pini)

Lactarius subumbonatus

Habitat: associato, nell’Agro Ericino, a Quercus suber (sughera), è comunque raro in tale territorio e reperibile in stazioni circoscritte.

Crescita: gregaria

Si tratta di taxon, dai corpi fruttiferi assai somiglianti a quelli espressi dalla specie precedente tuttavia, nell’entità in questione, i basidiomi hanno cuticola opaca, non brillante, finissimamente tomentosa, bruna fino a bruno-fuligginoso, inoltre la pellicola pileica si presenta in modo evidente radialmente rugoso-granulosa, il pileo ha l’orlo costolato ed il margine sovente crenulato, le lamelle sono beige ed il gambo liscio e pruinoso, concolore o appena più chiaro del cappello, la carne è di color ocra-arancio ed immutabile.

Latice: scarso, sieroso, opalescente, biancastro, amarognolo-astringente.

Odore: di cimice, forte

Sapore: amarognolo-astringente, dappertutto.

 

VALDERICE, 23 APRILE 2016

TESTO DI ANTONINO MANNINA

FOTO DI ANTONINO MANNINA E DEGLI AUTORI INDICATI PER CIASCUNA DELLE DIVERSE SPECIE ILLUSTRATE