MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO
Una nuova iniziativa editoriale sponsorizzata dal Gruppo, realizzata dal Presidente Antonino Giacalone e stampata a cura dello stesso autore. Non si tratta, ovviamente, di un testo che persegue finalità scientifiche o specialistiche. Come indicato nel titolo si tratta di un sintetico Manuale che attraverso le immagini e le schede illustrative consente agli appassionati "orchidiofili" di individuare il Genere e le specie eventualmente incontrate e successivamente approfondirne la conoscenza nelle relative schede illustrative. I Generi e le specie descritte, con l'aggiunta di alcuni Ibridi, sono quelle incontrate dall'autore, nel corso degli ultimi anni, nel territorio della nostra Provincia. Non sono tutte, sono quelle più comuni ed altre ancora aspettano di essere scoperte e censite. Nelle immagini che seguono sono evidenziati alcuni aspetti del volume.
1. Immagine della copertina 1^Edizione
2. Immagine della copertina 2^ Edizine
3. Morfologia di alcune orchidee. Disegni al tratto di Valeria Vulpetti
4. Miniature orchidee del Monte Erice
5. Immagini in miniatura per facilitare l'individuazione del Genere e specie
6. Scheda descrittiva di un'orchidea: testo a sinistra; immagini a destra
Nota:
Il Volume è in vendita presso il Gruppo. Prezzo di acquisto 10€ più eventuali spese di spedizione.
VALDERICE 29 APRILE 2016
Testo e Immagini di NinoG
Dopo le diverse recensioni diffuse dalle pagine (elettroniche) di questo sito, circa talune importantissime pubblicazioni di differenti Autori, per altro di specchiata fama e conosciutissimi in ambito nazionale, è arrivato il momento di proporre stavolta, un’opera che ci appartiene, edita quindi dal Gruppo Micologico “TONINO POCOROBBA” di Valderice e scritta da Nino Mannina. Quest’ultimo da sempre componente del nostro sodalizio, nell’ambito del quale riveste sia la carica di Direttore del Comitato Scientifico che di Presidente Onorario.
Lo stesso Nino Mannina, non è esattamente quel che si potrebbe definire un principiante in materia di funghi, dal momento che si occupa approfonditamente di studi micologici da circa un venticinquennio. Oltre tutto, nel passato, ha collaborato ufficialmente, per diversi anni con la Rivista di Micologia “I funghi, dove…quando” e, successivamente, con l’omologo periodico “Funghi & Natura”. Testate entrambe dirette dal Dott. Prof. Roberto Galli da Milano. Inoltre suoi sono gli articoli di micologia che compaiono sul sito pocanzi citato.
La presentazione di quest’opera prima è, per il nostro consesso, motivo sia di grande soddisfazione che, permettetecelo, di orgoglio. Emozioni condivise dall’Autore del testo a cui, la stesura dello scritto, è costata, notevolissimo impegno. Bene, fatta questa doverosa premessa, passiamo alla descrizione del libro.
Si tratta di un volume dal tema dichiaratamente monografico, come attestato dallo stesso titolo: “IL GENERE TRICHOLOMA (Fr.) Staude, NEL COMPRENSORIO TERRITORIALE DELL’AGRO ERICINO. MANUALE PER LA DETERMINAZIONE DELLE SPECIE”. Quindi l’argomento del testo è indubbiamente di ordine specialistico, occupandosi di un singolo gruppo tassonomico, ossia il summenzionato Genere Tricholoma, in relazione naturalmente, alle specie reperibili nella vasta zona, posta a nord della Provincia di Trapani, nota appunto, come Agro Ericino.
Il libro, ha il formato classico pari a cm. 17 x 24, consta di 240 pagine in carta patinata molto spessa, di primissima scelta, con copertina in brossura o, a richiesta, in cartoncino rigido plastificato. Il tutto rilegato a mano con filo refe. Il lavoro conta ben 148 fotografie a colori di ottima qualità, comprendenti immagini micologiche, alcune del medesimo Nino Mannina, ma in larghissima misura concesse da Micologi di valore nazionale operanti in seno alla notissima A.M.I.N.T. (Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica, che tanto ha fatto e sta facendo per una divulgazione di alto profilo circa il mondo della Natura ed in ispecial modo per la Micologia), quali Pietro Curti, Emilio Pini, Federico Calledda, Tomaso Lezzi, Massimo Biraghi, Gianni Baruffa, Mauro Cittadini, Nicolò Parrino e Mario Iannotti; foto ambientali di cui qualcuna dell’Autore, poi di Ninni Gerbino (Tesoriere del nostro Gruppo), del Dott. Piero Alfonzo (Funzionario dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste della provincia di Trapani) e, last but not least, di Nino Giacalone (dinamico Presidente del nostro Gruppo). Conta anche ben 21 tavole al tratto e 25 tavole grafiche, realizzate sempre dallo stesso estensore del testo. Le specie sviluppate nel libro con scheda propria, sono 19 in tutto, a cui se ne aggiungono, fra taxa citati e di confronto, altre 35, per un totale di 54 unità specifiche considerate.
Il volume, si apre con i ringraziamenti a tutti coloro i quali hanno collaborato a vario titolo, per la stesura dell’opera. Segue la presentazione del Presidente del Gruppo Micologico, quindi la prefazione con le annotazione del redattore, poi il piano del testo ed infine il capitolo di specifica circa i materiali ed i metodi utilizzati dall’Autore per la confezione dello scritto e per lo studio delle specie ivi contenute. Il trattato si compone di 4 parti ed in particolare:
Il territorio in esame: L’agro Ericino
Questa sezione comprende una premessa ove è tracciata una breve quanto esaustiva storia di Erice. A seguire viene illustrata la dislocazione del territorio in argomento, o meglio cosa si intende per Agro Ericino (comprensorio che abbraccia nel suo insieme i comuni di Erice, Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo). In appresso sono riassunti i cenni Geologici che caratterizzano il succitato territorio e poi l’analisi climatologica generica dell’intorno esaminato. Infine vengono compendiate le aree forestali vagliate nel lavoro (Erice: complesso forestale San Matteo. Buseto Palizzolo: area forestale demaniale Bosco di Scorace. Custonaci: area forestale demaniale Bosco di Giacolamaro. Castellammare Del Golfo: area forestale demaniale Strafalcello e Monte Inici), evidenziandone sommariamente le caratteristiche geologiche, fitosociologiche di massima e micofloristiche (in attinenza naturalmente, al Genere Tricholoma).
Il Genere Tricholoma (Fr.) Staude: Generalità
In questo frammento, nel capitolo di apertura, si espongono i concetti di Sistematica, Tassonomia, Nomenclatura Binomia e Speciografia. Subito dopo viene proposto l’inquadramento tassonomico dello stesso Genere Tricholoma e le peculiarità che lo individuano. A seguire, un capitolo è dedicato alla metodologia di studio da adottare per l’approfondimento di tali funghi. Esteso spazio viene subito dopo destinato alla morfologia, cioè all’analisi strutturale dei corpi fruttiferi, attraverso l’esame dettagliato degli sporofori. Ciò abbraccia l’aspetto generale con i quali i carposomi si possono presentare agli occhi dello studioso o del semplice raccoglitore, per passare alla descrizione minuziosa del cappello, dell’imenoforo, del gambo, dei veli, della carne e dei viraggi. Quindi ne sono precisati i caratteri organolettici, ossia l’odore ed il sapore. Poi si passa alla specifica del colore della sporata emessa da questi miceti. Segue l’esposizione dei caratteri macrochimici, sondati attraverso l’uso dei reagenti più comunemente impiegati per il loro studio e la quantificazione delle sostanze adoperate, per il confezionamento di tali composti. Successivamente sono illustrati i caratteri microscopici inerenti alla carne, alla trama delle lamelle, all’imenio, alle spore e alla strutturazione delle varie tipologie di cuticole riscontrabili in tali funghi. In ultimo, vengono fornite notizie circa la biologia e l’ecologia che li riguardano e la corologia del Genere, in Sicilia.
I Tricholoma dell’Agro Ericino: Le specie
Dopo le prime due sezioni, essenzialmente introduttive, la terza parte del volume ha inizio con l’esposizione dei disegni sistematici infragenerici connessi ai Tricholoma, proposti da R. Singer nel 1986, da M. Bon nel 1984 e nel 1991, da A. Riva nel 1988 e da M. Christensen & J. Heilmann-Clausen nel 2013. Segue una chiave pratica redatta dall’Autore, basata sulle pigmentazione dei corpi fruttiferi, sulla scorta di quella proposta da A. Riva alla fine degli anni 80, ma ampliata nelle opzioni cromatiche e resa più funzionale alle esigenze del testo. Ciò, per permettere al lettore, di individuare agevolmente le specie di Tricholoma presenti nel nostro territorio, che ammontano, fino ad oggi, a tredici unità (T. album, T. terreum, T. scalpturatum, T. atrosquamosum, T. squarrulosum, T. sulphureum, T. sejunctum, T. equestre, T. psammopus, T. batschii, T. ustaloides, T. quercetorum e T. saponaceum). Ciascuna scheda, è corredata in apertura, dalla foto del taxon trattato.
Ognuna di esse, comprende i seguenti segmenti:
Cenni corologici ed ecologici generali.
Cenni corologici ed ecologici riferiti al territorio.
Tipologia di crescita dei carposomi.
Dimensioni e aspetto generale dei corpi fruttiferi.
Cappello.
Imenoforo.
Gambo.
Carne.
Odore e Sapore.
Sporata.
Commestibilità.
Osservazioni circa la specie commentata, includenti le seguenti indicazioni: conoscenza del fungo riguardo alla tradizione popolare dell’Agro Ericino. Categoria nutrizionale ed essenze arboree in compagnia delle quali può essere reperita. Qualità chimica del suolo di rinvenimento. Località ove essa è rintracciabile. Epoca di fruttificazione riferita alle aree di reperimento. Quadri di similitudine e separazione dalle entità sosia, con allegate immagini fotografiche di queste ultime al fine di chiarire i punti di divergenza morfo-cromatica rispetto alle prime, per un migliore intelligibilità di tali differenze. Notizie sulla microscopia, qualora siano ritenute indispensabile per una migliore e più profonda differenziazione dal taxon illustrato, dalle entità simili. Vengono inoltre fornite, laddove acquisite, informazioni collegate agli ultimi studi biomolecolari, di alcune delle specie in elenco. Le quali fanno luce, nell’ambito, come anzidetto, dei Tricholoma descritti, sulla conspecificità di taxa ritenuti, fino ad ora, unità tassonomiche da essi separati, o viceversa sull’indipendenza di altri, considerati prima alla stregua di ranghi di semplice livello infraspecifico.
Appendice: I Tricholoma grigi tossici
In ultimo, per completezza, l’Autore del testo, ha ritenuto opportuno,al fine di dare ulteriori ragguagli al lettore, esaminare i Tricholoma tossici a cuticola grigia. Benché questi siano assenti dal panorama micofloristico dell’Agro Ericino, essi sono tuttavia presenti in altri contesti territoriali siculi, per cui il redattore del tomo ne ha ritenuto indispensabile l’esposizione, per l’appassionato isolano. L’appendice, è preceduta da un capitolo che evidenzia la sindrome a breve latenza indotta dal consumo di alcuni Tricholoma, quali siano le sostanze responsabili di tale intossicazione e la terapia nel trattamento del quadro sintomatologico provocato dalla loro ingestione.
Le entità esaminate in quest’ultima tranche, sono rappresentate attraverso apposite schede descrittive (corredate di appropriata iconografia fotografica), ove sono debitamente illustrate, con tutti i caratteri morfo-cromatici e organolettici che le caratterizzano. Inoltre, nelle osservazioni in calce a ciascun formulario, vengono forniti sia l’habitat di riferimento che i quadri di separazione dalle specie eduli simili.
Nello specifico, i taxa discussi sono sei e cioè: Tricholoma josserandii, T. sciodes, T. virgatum, T. bresadolanum, T. pardinum e T. filamentosum.
Ci siamo permessi di dedicare uno spazio abbastanza ampio, al riepilogo riguardante il contenuto del libro in presentazione, e tanto ci basta. Non intendiamo di certo, intrecciarne alcuna lode. Fra l’altro, da questo pulpito, qualsiasi encomio fatto al testo, suonerebbe sicuramente falso, in quanto di parte, perciò poco o niente attendibile. Quindi, non ci sfiora assolutamente, la seppur minima intenzione, di sprecare ulteriori parole per aggiungere altro.
Sarà invece altresì affidato all’eventuale lettore di queste righe, ovviamente ove lo desiderasse, l’onere di trarre le proprie conclusioni di merito. In poche parole: egli stesso potrà giudicare lo scritto sia dal punto di vista qualitativo che esplicativo. A tal proposito, proprio per evitare di distribuire … “prodotti” al buio o a scatola chiusa che dir si voglia, ci si consenta di mettere a disposizione dei visitatori del nostro sito, alcuni brani in formato PDF, tratti dal contenuto originale del testo, inerenti alla 1ª, 2ª, 3ª e 4ª parte ed infine all’appendice. I quali, crediamo, saranno più che sufficienti, a provvedere l’ipotetico fruitore, di una precisa idea circa i requisiti dell’elaborato proposto e perciò, a consentirgli di valutare in prima persona, se valga o meno la pena di concedere a questo lavoro, la dignità di un posto nella propria personale biblioteca.
La serietà e l’onestà intellettuale, sono virtù che da sempre ci hanno contraddistinti e sono state, fin dalla nascita del nostro consesso, i vessilli dei quali ci siamo incessantemente fregiati e di cui andiamo fieri, oltre che il biglietto di presentazione che comunque e dovunque abbiamo esibito.
Adesso basta con le chiacchiere. A voi il giudizio!
Grazie infinite per l’attenzione.
Antonino Mannina da tutti chiamato Nino, nasce a Trapani 51 anni fa, risiede a Valderice (piccolo comune autonomo, sito alle falde del monte Erice, a circa 6 km dalla periferia della città capoluogo e a circa 7 km dello stesso centro urbano di Erice Vetta). E’ sposato con Lisa, sua insostituibile compagna non solo nella vita, ma anche nella ricerca e nella raccolta di funghi da studiare.
Fin dalla più tenera età, nutre un notevole interesse per le Scienze Naturali, che fa oggetto di apprendimento personale al fine di cercare di appagare la propria innata curiosità. Circa 5 lustri addietro, scopre casualmente l’affascinante mondo dei miceti. Conosce dunque, l’impagabile ed indimenticato Dott. Salvatore Sergio (allora celeberrimo, quasi una leggenda nel trapanese, per la sua conoscenza dei funghi e titolare della Farmacia di Napola, piccola Frazione del comune di Erice. Questi, fu creatore e Presidente, fra la fine degli anni 70 e gli inizi degli anni 80, della locale sezione A.M.B., oltre che pioniere ed avanguardia della divulgazione micologica nella provincia di Trapani. Ci ha lasciato ormai da qualche tempo). Ne diviene immediatamente ed allo stesso tempo, nonostante la notevole differenza di età, allievo privilegiato ed amico sincero, venendo iniziato dal suo mentore alla Micologia. Disciplina che continua a seguire tuttora, senza interruzione, non tralasciandone mai gli studi ed approfondendoli assiduamente.
Nel 1998, Nino stringe amicizia con un altro personaggio chiave, che influenzerà definitivamente la sua “vita micologica”: lo straordinario e compianto Dott. Tonino Pocorobba, il quale reduce dal corso per Ispettore micologico in quel di Trento, torna dalla città alto-atesina, intenzionato ad istituire una propria Associazione (quella formata dal Dott. Sergio si era sciolta già da tempo). E’ invitato così, a fare parte dei Soci Fondatori dell’allora costituendo Gruppo Micologico "P. M. F. Giuseppe Castronovo". Fin da subito, nel neonato consorzio, viene investito della carica di Direttore del Comitato Scientifico. Dopo la tragica e prematura scomparsa dello stesso Dott. Pocorobba, sul solco da questi tracciato, vede la luce, nel 1999 (proseguendo ciò che era stato principiato), l’attuale Gruppo Micologico "Tonino Pocorobba" di Valderice (TP), del quale Nino diviene il primo Presidente, continuando anche a detenere la carica che gli era già stata assegnata nell’antecedente associazione.
Nel 2011, lo stesso Gruppo Micologico "Tonino Pocorobba", lo insignisce del titolo di Presidente Onorario.
Ha collaborato ufficialmente, fin da prima che l’anzidetto Gruppo Micologico P.M.F. G. Castronovo vedesse i natali, e per diversi anni, con la storica Rivista a diffusione nazionale, specializzata in Micologia diretta dal Dott. Prof. Roberto Galli, “I Funghi dove…quando” ed in seguito con l’omologo periodico “Funghi & Natura”, ugualmente curato dal medesimo Dott. Galli, ottenendo la pubblicazione tanto del Censimento dei funghi superiori del Bosco di Scorace, quanto di alcuni articoli approfonditi, tesi ad illustrare le specie fungine rare o poco note, rinvenute nel trapanese (Tricholoma psammopus, Amanita lepiotoides, Russula odorata, Russula praetervisa, Agaricus bohusii) o all’epoca non ancora segnalate ufficialmente per la micoflora siciliana (Russula monspeliensis e Russula subazurea).
Dall’entrata in vigore della legge che regolamenta la raccolta dei funghi epigei spontanei in Sicilia, occupa il ruolo di istruttore, autorizzato dalla Regione, per i corsi abilitativi tenuti dal gruppo micologico di cui fa parte, validi per il rilascio del tesserino, che autorizza al prelievo dei funghi succitati, secondo quanto dettato dalla normativa vigente.
Scrive personalmente gli articoli di Micologia pubblicati sul sito web del Gruppo Micologico Tonino Pocorobba. Fra questi ricordiamo: Micocensimento dell’area forestale demaniale Bosco di Scorace. Parte 1ª e Parte 2ª - Introduzione allo studio del Genere Russula. Parte 1ª – Russula fragilis al Bosco di Scorace - Russula fragrantissima al Bosco di Scorace - I Pleurotus del Complesso eryngii nell’Agro Ericino. Parte 1ª – Ritrovamento di Psathyrella melanthina su Opuntia ficus-indica a Valderice. Sua ultima fatica il volume qui presentato.
Valderice 13 gennaio 2015